Uno dei confronti svolti maggiormente dalle aziende è paragonare i loro prodotti con quelli della concorrenza e l’analisi sensoriale può sicuramente essere un valido strumento d'aiuto per trovare somiglianze o differenze.
Da dove dobbiamo iniziare per realizzare al meglio il confronto tra prodotti? Gli obiettivi e il target hanno fondamentale importanza nella nostra ricerca e partiremo quindi da questi. Ricordiamoci inoltre che gli acquisti effettuati del consumatore sono sempre mediati da più aspetti, tra cui quello emotivo. Il fruitore del prodotto non si focalizzerà semplicemente sulla piacevolezza ma avrà ben presente quelle che sono le esperienze, le emozioni, le abitudini e i ricordi che ha vissuto legati al prodotto preso in considerazione.
Ecco che dovremmo pensare di utilizzare un approccio multisensoriale:
il primo step è indagare sulla piacevolezza per capire come si posiziona il nostro prodotto rispetto a quelli della concorrenza, scoprire quindi a chi piace e a chi non piace e infine stratificare e lavorare sul nostro target. La piacevolezza la si rileva con test svolti sui consumatori senza dare loro informazioni in merito ai prodotti in assaggio ovvero rigorosamente alla cieca affinché nessuno sia influenzato dalla marca. La piacevolezza da sola però non basta.
Una volta indagato l’aspetto edonico del prodotto, la nostra piacevolezza, sarà necessario definirne le sue caratteristiche in modo oggettivo attraverso la realizzazione di un profilo sensoriale. Con questo passaggio e in particolar modo con l'utilizzo dei generatori edonici riusciremo a scoprire i punti di forza e/o i punti deboli del mio prodotto rispetto a quelli della concorrenza e la possibilità di intervenire sul processo produttivo.
In ultimo se vogliamo entrare nel profondo della valutazione sensoriale risulta importante indagare sul profilo affettivo. Otterremo indicazioni legate alle percezioni emotive, scopriremo cosa porta il consumatore a scegliere quel prodotto rispetto agli altri.
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